giovedì 29 giugno 2017

EILEEN di Ottessa Moshfegh














p.p       228
ed:       Mondadori
prezzo: 19.00


TRAMA:



"Eravamo nel 1964, stava per succedere di tutto."

Le ragazze americane scoprono le minigonne, fumano per strada, conquistano nuove libertà. Ma Eileen Dunlop non è come le altre ragazze, non cerca di rendersi attraente, non ascolta i Beatles e non guarda Ed Sullivan alla tv, non le interessano le cose divertenti o popolari. Vive con il padre alcolizzato in una cittadina di periferia, in un quartiere con le strade fiancheggiate da alberi e gente piena di senso civico: un posto che sembra meraviglioso, a passarci in macchina. Lavora in un riformatorio per adolescenti maschi, fa seguire le regole come le ha insegnato la sua educazione conservatrice e cattolica. Timbra il cartellino in entrata e in uscita, timorosa di essere punita o esclusa: nessuno potrebbe dire di lei che è pervertita, una ladra o una bugiarda. La vita di Eileen potrebbe scorrere così per sempre, noiosa e spenta come le sue gonne di lana al ginocchio e le calze spesse. Ma non accade. Perché Eileen in realtà è una furia i pensieri sempre in movimento, la mente come quella di un  assassino. E' il 1964 e la libertà non è lontana. E se la libertà avesse un nome ambiguo  e seducente come Rebecca Saint John? L'impeccabile direttrice del carcere, dagli occhi di uno strano azzurro piscina tropicale e i modi pazzi dei ricchi straordinariamente belli? Forse, senza Rebecca, Eileen avrebbe passato il tempo giurando a Dio che sarebbe cambiata, sarebbe diventata una vera signora, avrebbe tenuto un diario, sarebbe andata in chiesa, avrebbe pregato, indossato vestiti puliti, scelto amiche carine, avrebbe fatto coppia fissa con un bravo ragazzo, si sarebbe occupata del bucato. Forse, senza Rebecca, Eileen non si sarebbe fatta strada da sola, un'orfana che allontana in macchina un una gelida mattina di Natale...




"Una donna adulta è come un coyote, può sopravvivere con molto poco.
 Gli uomini, invece, sono più simili ai gatti. 
Se li lasci da soli troppo a lungo muoiono di tristezza.
Nel corso degli anni ho imparato ad amare gli uomini per questa loro debolezza."



COMMENTO PERSONALE:


Adoro Eileen perché mi piace? Perché è totalmente diversa da me...
Uno scricciolo di ragazza che pesa vestita non più di 45 chili, con il suo fisico da bambina, lei che di rado fa la doccia perché ha freddo, cambia raramente le lenzuola, e le piace "crogiolarsi nel suo sporco", vive con il padre ex poliziotto alcolizzato, con manie di persecuzione, che per "levarselo di torno" gli compra casse di gin, così stramazzerà sulla sua poltrona.
Eileen che provò più pena per la morte del suo cane che per quella della madre. Un infanzia difficile che ha contribuito a creare in lei la voglia di scappare da quell'ambiente claustrofobico.
La svolta fu' l'incontro con Rebecca la nuova e bellissima direttrice del riformatorio dove lavora, lei che non ha mai avuto un amica, trova finalmente una complice, qualcuno con cui stringere un legame, si sà gli opposti si attraggono.
Un finale a tinte noir, che non ti aspetti...
Il desiderio, il bisogno e la conquista della libertà...
Coinvolgente ed emozionante.


"Perché il mio cuore doveva farmi male per qualcuno che non fossi io?"


Voto: 5 su 5

mercoledì 21 giugno 2017

"DA DOVE LA VITA E' PERFETTA" di Silvia Avallone














p.p.  376
ed:   Rizzoli
prezzo: 19,00




"Bianca non apparteneva né a lei né a nessun altro.
Era l'inizio di una storia."


TRAMA:

C'è un quartiere vicino alla città ma lontano dal centro, con molte strade e nessuna via d'uscita. C'è una ragazzina di nome Adele, che non si aspettava nulla dalla vita, e invece la vita regala una decisione irreparabile. C'è Manuel, che un pezzetto di mondo placcato oro è disposto a tutto ma sembra nato per perdere. Ci sono Dora e Fabio, che si amano quasi da sempre ma quel "quasi" è una frattura divaricata dal desiderio di un figlio. E poi c'è Zeno, che dei desideri ha già imparato a fare a meno, e ha solo diciassette anni. Questa è la loro storia, d'amore e di abbandono, di genitori visti dai figli, che poi è l'unico modo di guardarli. Un intreccio si attese, scelte e rinunce che si sfiorano e illuminano il senso più profondo dell'essere madri, padri e figli. Eternamente in lotta, eternamente in cerca di un luogo sicuro dove basta stare fermi per essere altrove.




"Solo i legami che non si scelgono non si possono spezzare.
Tutti gli altri sono labili, precari."



COMMENTO PERSONALE:

A muovere i protagonisti di questa storia è la rabbia e la voglia di fuggire da un mondo che non li rende felici e oltre il quale sperano che la vita sia perfetta.
C'è Adele impegnata ad affrontare una delle prove più sconvolgenti e meravigliose della sua vita. Una prova che ha deciso di affrontare da sola senza sua madre e sua sorella e soprattutto Manuel il padre di sua figlia, piccolo spacciatore con un passato alle spalle di violenza. Sola in sala parto, trascorrerà con sua figlia solo pochi minuti, poi le loro vite si separeranno per sempre, perché Adele per Bianca desidera un futuro migliore: quello che a lei è stato negato.
Poi ci sono Dora e Fabio che praticamente si conoscono e si amano da sempre, e loro un figlio provano ad averlo da anni senza risultati, la loro vita si concentra su quel bambino che non è mai arrivato, su un futuro che è così forte che rischi di distruggere il presente.
E Zeno brillante studente costretto ad accudire la madre malata, l'immagine della solitudine, senza avere la possibilità di cambiare e trovare un po' di felicità.
Ci affezioniamo a questi personaggi che l'autrice ci descrive con cura e delicatezza, un romanzo duro e doloroso, ricco di spunti che mi pensare "Da dove la vita è perfetta"? 



Voto: 4,5 su 5