3 novembre
Dubbio è il soprannome che hanno dato a Ernesto Livera, e si addice bene alla sua indole un po' tentennante. Di solito, infatti, l'Ernesto si lascia prendere dall'indicisione. Una certezza, però, l'ha molto chiara: dai carabinieri è meglio stare alla larga. Perché di "mestiere" fa il contrabbandiere. Avrebbe fatto altro nella vita, ma tant'è, ora campa traghettando stecche di sigarette dalla Svizzera, magari di notte, con una barchetta a motore, bep-bep-bep. E proprio stanotte, con la prua della barchetta, ha urtato il cadavere di una donna. L'ha tirato a riva, poi è andato a chiamare un suo cliente fidato, il medico di Bellamo, il dottor Lonati, perché, appunto, lui dai carabinieri preferisce non presentarsi. Ma il mattino dopo, alla riva, il cadavere non si trova più. Eppure Ernesto l'ha visto bene, anche se adesso gli sorge il... dubbio di esserselo sognato. E il dottor Lonati lo sa che Ernesto soffre di questo tipo di allucinazioni fin da quando era ragazzino. Forse dovrebbe cercarsi un lavoro più regolare. E magari una fidanzata. Il lago però non mente; nasconde segreti inconfessabili, e quando decide che è il momento di rivelarli, non ci sono dubbi che tengano. Viva più che mai racconta una storia sorprendente e misteriosa. Tra ganassate di paese, coincidenze impensabili e colpi di scena, Andrea Vitali scioglie una matassa che ingarbuglia il presente con il passato. la riva di qui con quella di là del lago di Como, fino a chiarire la verità dei fatti. Una verità che però....
3 novembre
Juan Belmonte, ex guerrigliero cileno che ha combattuto contro il regime di Pinochet, da anni ha deposto le armi e vive tranquillo in una casa sul mare, assistendo la sua compagna, che non si è mai ripresa dalle torture subite dopo il colpo di stato. Belmonte è un uomo stanco, disilluso, restio a scendere in campo. Ma il passato torna a bussare alla sua porta. Solo lui può impedire che bande di mercenari dell'Est europeo liberino dal carcere Misha Krasnov, ultimo discendente di una famiglia di cosacchi riparati in Cile dopo la Seconda guerra mondiale, ed ex ufficiale dell'esercito cileno al servizio di Pinochet. Belmonte infatti è un grande esperto di guerra sotterranea e, soprattutto, ha un ottimo motivo per volere che Krasnov sconti il giusto ergastolo: un motivo strettamente personale...
3 novembre
Falyn ha fatto una scelta difficile rinunciando a una vita di privilegi.
Il lavoro come cameriera al Bucksaw Cafè è diventato tutto per lei. Non c'è
spazio per altro. Soprattutto per l'amore. Perché Falyn nasconde nel cuore un
segreto che non ha mai rivelato a nessuno. Un segreto che l'ha portata lontano
dalla sua famiglia e a chiudersi in sé stessa. Fino al giorno in cui non incrocia uno sguardo speciale come quello di Taylor
Maddox. Uno sguardo che, lo sa bene, può portare solo guai. Molte ragazze si
sono scottate fidandosi delle sue promesse tradite. Falyn non vuole che questo
accada anche a lei. È ancora troppo fragile per cadere nei suoi tranelli.
Eppure Taylor non demorde e la invita a cena. Un rifiuto non è una risposta che
un Maddox può contemplare quando è convinto di aver trovato la donna della sua
vita. Ed è lì, seduta di fronte a lui, che Falyn intravede una dolcezza dietro
quell'aspetto da ragazzo che ottiene sempre quello che vuole. Incontrare la sua
famiglia, vedere l'affetto che lo lega ai fratelli Travis e Trenton e alla
cognata Abby, la convince ancora di più che Taylor abbia anche un lato
romantico. E piano piano sente che delle crepe stanno rompendo la corazza
dietro il quale si è trincerata per non rischiare più. Sarebbe facile affidare
finalmente a qualcuno il peso dei suoi segreti. Sarebbe facile trovare conforto
tra le braccia possenti di Taylor. Ma riaprire la porta del passato è quasi
impossibile quando si è creduto di aver buttato via la chiave. Ci vuole
coraggio, o forse solo la mano benevola del destino.
Jamie McGuire, la regina indiscussa delle classifiche italiane, torna con un
nuovo capitolo della saga dei fratelli Maddox. Dopo lo strepitoso successo
della trilogia diUno splendido disastro e di L'amore è un disastro, l'autrice amata dai lettori
di tutto il mondo ci regala una storia travolgente in cui un segreto nascosto
si scioglie davanti alla forza dell'amore. Perché solo i sentimenti possono far
dimenticare il passato e tingere di felicità il futuro.
8 novembre
Pietro è un ragazzino di
città. La madre lavora in un consultorio di periferia, farsi carico degli altri
è il suo talento. Il padre è un chimico, un solitario, e torna a casa ogni sera
carico di rabbia. Ma sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna
si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre
Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e
l'orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia. Quando
scoprono il paesino di Graines sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro
trascorrerà tutte le estati in quella Val d'Ayas "chiusa a monte da creste
grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l'accesso" ma
attraversata da un torrente che lo incanta dal primo momento. E lì, ad
aspettarlo, c'è Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la
sua stessa età ma si occupa del pascolo delle vacche. Sono estati di
esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri più
aspri. Sono gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, "la
cosa più simile a un'educazione che io abbia ricevuto da lui". La montagna
è un sapere, un modo di respirare, il suo vero lascito: "Eccola lì, la mia
eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un
pino". Paolo Cognetti esordisce nel romanzo con un libro sui rapporti che
possono essere accidentati ma granitici, sulla possibilità di imparare e sulla
ricerca del nostro posto nel mondo.
9 novembre
Il
segno della croce di Glenn
Cooper si
apre con una scena molto lontana nel tempo: siamo a Gerusalemme,
nel 327
dopo Cristo. Flavia Giulia Elena è la madre di Costantino, il primo
imperatore cristiano della storia. Come il figlio, anche lei si è
convertita alla religione monoteista giunta dall’Oriente. Ora lei e
il vescovo della città guidano gli scavi sul Golgota, dove si cerca
la croce su cui morì Gesù. Vengono rivenuti i pali di legno di una
grande croce, nel frattempo pietrificati. Ci sono anche i quattro,
preziosissimi chiodi. Ma il disonesto capo degli scavatori si
impadronisce di una di queste reliquie poco prima della consegna
all’imperatrice. Che fine farà il quarto chiodo della croce di
Cristo?
Poche
righe e Cooper ci fa compiere un altro balzo nel tempo. Ora siamo ai
giorni nostri. L'arcivescovo di Boston, su richiesta del Papa in
persona, ha ingaggiato Cal
Donovan, celebre studioso di storia delle religioni e archeologia.
Cal deve andare sul Monte Sulla, in Abruzzo, per incontrare un
giovane prete che riporta strane ferite spontanee ai polsi, i segni
della crocifissione. Cal dovrà capire se si tratta di un truffatore
o di…
Altro
cambio di scena: ora siamo in missione sul continente di ghiaccio,
l’Antartide. Nel vuoto del deserto bianco, una squadra di
esploratori deve individuare il rifugio ove si cela una misteriosa
galleria di reperti archeologici sconosciuti al genere umano…
È
questo è solo l’inizio. Con questi continui cambi di fronte e una
sequenza pressoché ininterrotta di colpi di scena.
10 novembre
Mata
Hari, la donna più desiderabile e desiderata del suo tempo. Parigi,
prigione di Saint-Lazare, 1917. Una donna attende con fierezza la
propria esecuzione. Le rimane un solo desiderio: che sua figlia
sappia la verità; che la figlia, che lei non vedrà mai crescere,
non creda ad altri che a sua madre. E così prende carta e penna per
raccontarle la sua vita avventurosa e controversa. Lei, che attende
la fine a Saint Lazare, è Mata Hari, la donna più desiderabile e
desiderata del suo tempo: ballerina scandalosa, seduttrice degli
uomini più ricchi e potenti del suo tempo, capace di diventarne
cortigiana, amante e fidata confidente; e, forse per questo, di
suscitare gelosie e invidie nelle donne e mogli della aristocrazia
parigina. Lei è la donna dai molti nomi: Margaretha, il nome di
battesimo; Mrs McLeod, come la chiamavano aJava; H2T, il nome in
codice che i tedeschi le avevano dato in guerra. Il passato di Mata
Hari è oscuro, il presente pericoloso: ha dedicato la sua vita alla
libertà e al desiderio, ha sfidato i pregiudizi della società. E
ora sconta l'accusa infamante di spia. Ma la sua unica colpa è stata
di essere una donna libera.
10 novembre
"Giocarsi
la vita, non avere timore del carcere e della morte. Fare soldi
subito e poi crepare"
Dieci
ragazzini in scooter sfrecciano contromano alla conquista di Napoli.
Quindicenni dai soprannomi innocui – Maraja, Dragonball, Dentino,
Plasmon, Lollipop –, scarpe firmate, famiglie normali e il nome
delle ragazze tatuato sulla pelle. Adolescenti che non hanno domani e
nemmeno ci credono. Non temono il carcere né la morte, perché sanno
che l’unica possibilità è giocarsi tutto, subito. Sanno che “i
soldi li ha chi se li prende”. E allora, via, sui motorini, per
andare a prenderseli, i soldi, ma soprattutto il potere. La paranza
dei bambini narra la controversa ascesa di una paranza – un gruppo
di fuoco legato alla Camorra – e del suo capo, il giovane Nicolas
Fiorillo. Appollaiati sui tetti della città, imparano a sparare con
pistole semiautomatiche e AK-47 mirando alle parabole e alle antenne,
poi scendono per le strade a seminare il terrore in sella ai loro
scooter. A poco a poco ottengono il controllo dei quartieri,
sottraendoli alle paranze avversarie, stringendo alleanze con vecchi
boss in declino. Paranza è nome che viene dal mare, nome di barche
che vanno a caccia di pesci da ingannare con la luce. E come nella
pesca a strascico la paranza va a pescare persone da ammazzare. Qui
si racconta di ragazzini guizzanti di vita come pesci, di adolescenze
“ingannate dalla luce”, e di morti che producono morti.
Roberto
Saviano entra implacabile nella realtà che ha sempre indagato e ci
immerge nell’autenticità di storie immaginate con uno
straordinario romanzo di innocenza e sopraffazione. Crudo, violento,
senza scampo.
15 novembre
Caos: Il ventiquattresimo caso di Kay Scarpetta - Nella quiete del tramonto di un giorno d’autunno, Elisa Vandersteel, una ragazza di ventiquattro anni, muore mentre sta andando in bicicletta lungo il Charles River. Sembra che sia stata colpita da un fulmine, ma dato che è una bellissima giornata, è chiaro che ciò non è possibile. Kay Scarpetta inizia a investigare e riceve sul computer una raffica di poesie bizzarre da un anonimo che si firma Tailend Charlie. Quando arriva la decima poesia, proprio 24 ore dopo la morte di Elisa, Kay inizia a sospettare che l’anonimo molestatore sia coinvolto nella morte della ragazza e mette subito al corrente della cosa Pete Marino, suo marito Benton Wesley e la nipote Lucy. Ma con sua grande sorpresa neanche Lucy riesce a rintracciare lo sfuggente Tailend Charlie, né riesce a capire come lui possa avere accesso a informazioni private...
22 novembre
Carlos
Ruiz Zafón torna con il capitolo conclusivo della saga cominciata
con L’ombra
del vento.
Barcellona,
fine anni '50. Daniel Sempere non è più il ragazzino che abbiamo
conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri Dimenticati, alla
scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. Il mistero
della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua
anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico Fermín
stanno cercando di salvarlo. Proprio quando Daniel crede di essere
arrivato a un passo dalla soluzione dell'enigma, un complotto ancora
più oscuro e misterioso di quello che avrebbe potuto immaginare si
estende fino a lui dalle viscere del Regime. È in quel momento che
fa la sua comparsa Alicia Gris, un'anima emersa dalle ombre della
guerra, per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a
svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da
pagare sarà altissimo. Dodici anni dopo L'ombra del vento, Carlos
Ruiz Zafón torna con un'opera monumentale per portare a compimento
la serie del Cimitero dei Libri Dimenticati. Il Labirinto degli
Spiriti è un romanzo inebriante, fatto di passioni, intrighi e
avventure. Attraverso queste pagine ci troveremo di nuovo a camminare
per stradine lugubri avvolte nel mistero, tra la Barcellona reale e
il suo rovescio, un riflesso maledetto della città. E arriveremo
finalmente a scoprire il gran finale della saga, che qui raggiunge
l'apice della sua intensità e al tempo stesso celebra,
maestosamente, il mondo dei libri, l'arte di raccontare storie e il
legame magico che si stabilisce tra la letteratura e la vita. Carlos
Ruiz Zafón è uno degli scrittori più conosciuti nel panorama della
letteratura internazionale dei nostri giorni e l'autore spagnolo più
letto in tutto il mondo dopo Cervantes. Le sue opere sono state
tradotte in più di cinquanta lingue. Ha cominciato la sua carriera
nel 1993 con un libro per ragazzi, Il Principe della Nebbia, che,
insieme al Palazzo della Mezzanotte e alle Luci di settembre, forma
la "Trilogia della Nebbia". A questa serie è seguito poi
Marina. Nel 2001 ha pubblicato L'ombra del vento (Mondadori, 2004),
il primo romanzo della saga del Cimitero dei Libri Dimenticati, che
comprende Il gioco dell'angelo, Il Prigioniero del Cielo e Il
Labirinto degli Spiriti: un universo letterario che si è trasformato
in uno dei più grandi fenomeni editoriali dei cinque continenti. I
suoi romanzi, in Italia, sono tutti pubblicati da Mondadori.
29 novembre
Nel
2013 Alice Munro è stata insignita del Premio Nobel per la
Letteratura. Einaudi ha in corso di pubblicazione la sua opera
completa.
«Il
problema, l'unico problema, resta mia madre.
Ed
è ovviamente lei quella che cerco di afferrare; è per raggiungere
lei che è stato intrapreso l'intero viaggio. A quale scopo? Per
delimitarla, descriverla, illuminarla, celebrarla, per liberarmene;
e non ha funzionato, perché incombe da troppo vicino, come ha sempre
fatto. Io potrei sforzarmi in eterno, con tutto il talento che ho, e
con tutti i trucchi che conosco, e sarebbe sempre lo stesso».
È
questa la profetica conclusione cui giungeva la narratrice
dell'ultimo racconto di questa raccolta di Alice Munro, la seconda,
datata 1974.
«Una
cosa che volevo dirti da un po'»: la formula di un'intima, innocua
confessione per un viaggio che da allora non cessa di tracciare
percorsi inesauribili e sempre nuovi.
«Alice
Munro mette nero su bianco il dolore e il piacere della vita nel
canto di una prosa asciutta, senza mai sperperare una parola».
Le
tredici storie che compongono la seconda raccolta di Alice Munro,
pubblicata nel 1974 e ora per la prima volta in Italia, sono
accomunate in larga misura da uno sguardo retrospettivo sulle cose e
da riflessioni postume su un passato che tramanda i suoi misteri
senza risolvere rancori, gelosie e amori complicati e cattivi. Gli
anni non possono spegnere gli incendi della giovinezza, i quali
continuano imperterriti a consumare l'ossigeno delle relazioni.
Quella
tra le due sorelle Et e Char, per esempio, avvinghiate l'una
all'altra dal risentimento non meno che dall'affetto, dall'invidia
dell'una per la luminosa e invincibile bellezza dell'altra, dal
ricordo di piombo di un fratellino annegato, e dalla loro futile
rivalità sentimentale.