p.p. 320
ed: NN editore
prezzo: 18,00
"Se ho imparato qualcosa nella vita,
è che bisogna credere in se stessi anche se nessun altro lo fa'.
Sentivo di avere una fiammella di talento,
una fiammella che dovevo alimentare regolarmente,
come una specie di monaco
per impedirle di spegnersi."
Siamo a Holt, Colorado.
La vita dei vecchi fratelli Harold e Raymond McPheron è cambiata da quando hanno accolto alla fattoria Victoria Roubideaux e la piccola Katie, ma ora la ragazza ha deciso di andare all'università e di trasferirsi a Fort Collins. A poca distanza dai McPheron vive DJ, un ragazzino orfano che si prende cura del nonno. DJ fa amicizia con Dena, la figlia della vicina, e la sua storia si lega a quella di Joy Rae e del fratello Richie, che vivono in una roulotte con la famiglia e sono seguiti dei servizi sociali, sotto le cure attente di Rose Tyler.
Come in Canto della Pianura , le vite dei protagonisti si intrecciano le une alle altre. E i lettori di Kent Haruf ritroveranno la sua voce lieve che qui ci parla dei tanti volti della crescita, quella frontiera che spesso appare invalicabile ma che a ogni età può essere superata solo vincendo la paura e ritrovando il desiderio di continuare il viaggio della vita.
Questo libro è per chi ama guardare la danza delle candele sul muro,
per chi ascolta la "Pastorale" di Beethoven,
per chi ricorda quando da bambini ci si arredava una stanza con tutto quello che si trovava in giro, e per chi è rimasto solo, al freddo, per tanto tempo, e oggi ha deciso di rimettersi in gioco e correre il rischio di diventare una persona diversa."
COMMENTO PERSONALE:
Siamo ritornati a Holt, e qui ritroviamo vecchi e nuovi personaggi.
Victoria con la piccola Katie sono diventate "grandi" una all'università e l'altra all'asilo, con nuovi amici, ma sempre in contatto con i McPheron.
Il piccolo DJ orfano vive con il nonno, e porta sulle spalle una maturità raggiunta troppo in fretta. Dena ed Emma, vicine di casa di DJ rimaste a vivere con la mamma dopo il trasferimento in Alaska del padre.
I Wallace, famiglia che non se la passa affatto bene, vivono in una roulotte seguiti dai servizi sociali, che se pur amando i propri figli, si rivelano incapaci di gestirli. I loro problemi solo legati anche allo zio Hoyte, parassita e personaggio negativo, ubriacone ed estremamente violento.
L'assistente sociale che li segue Rose Tyler, prende a cuore questa famiglia, e sarà per loro un punto di riferimento.
"Crepuscolo" è senz'altro più cupo e con lati oscuri, più forte sul lato emotivo, più complesso, più doloroso, più sofferto e molto commovente.
Haruf è bravissimo nel farci percepire la perdita come qualcosa di reale, come qualcosa che si stacca e sai non tornerà più al suo posto.
"Non credo che smetterò mai di sentire la sua mancanza, concluse Raymond.
Ci sono cose che non si superano mai.
E questa secondo me è una di quelle cose."
Voto: 5 su 5
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