giovedì 18 febbraio 2016
UNA SPOLA DI FILO BLU
pp. 391
ed. Guanda
prezzo: 18,50
TRAMA:
"Era uno splendido pomeriggio tutto giallo e verde..." Sempre con queste parole Abby Whitshank inizia a raccontare di quel giorno, nel lontano luglio del 1959, in cui si innamorò di Red, sotto il grande portico di legno che occupa tutta la facciata della casa dove avrebbero cresciuto i loro quattro figli. La casa di famiglia, orgoglio del padre di Red, arrivato a Baltimora negli anni Venti per poi fare carriera come costruttore, ha visto avvicendarsi quattro generazioni di Whitshank e conserva tra le pareti l'eco delle loro storie. Perchè ogni famiglia ha le sue storie, che la definiscono e che irradiano un'invidiabile sensazione di unità. Il loro è un legame indissolubile, fatto di tavolate domenicali, di vacanze tutti insieme da trent'anni nella stessa villa al mare, di piccole tradizioni introdotte da Abby per i bambini e trasmesse ai nipoti. Un legame fatto anche di segreti e mezze verità, di risentimenti stratificati per decenni, di invidie fraterne e aspettative disattese. Con quella capacità di raccontare i suoi personaggi mescolando affetto e ironia, profondità e delicatezza, Anne Tyler riesce in questo suo nuovo romanzo a renderci partecipi delle loro gioie e dei loro fallimenti, a farci ridere e commuovere, a restituire tutta la complessità emotiva della vita vera.
" Comunque, si sa com'è quando ti manca qualcuno che ami, cerchi di trasformare ogni estraneo nella persona che speri di vedere."
COMMENTO PERSONALE:
Anne Tyler in questo romanzo racconta tre generazioni di una famiglia partendo da quella di mezzo: Red e Abby Whitshank hanno settant'anni e quattro figli, due femmine e due maschi; è con uno di loro, Denny, che si aprono le prime pagine, una sua telefonata a tarda sera, con una comunicazione bizzarra... Ma è solo una delle stranezze a cui Denny li ha abituati. La scrittrice via via fa luce su tutti gli altri componenti. Una voce narrante, ci presenta tutti i membri della famiglia e così pagina dopo pagina siamo a metà del libro, per poi passare al "c'era una volta" siamo più o meno, negli anni trenta, con la storia della generazione precendente, Junior e sua moglie Linnie Mae, genitori di Red, a Junior devono la bella casa con il grande portico e il dondolo di legno color miele, un amore coniugale molto particolare, che mi ha fatto pensare al perchè ci si sceglie? Perchè si resta insieme tutta la vita? E chi sceglie chi? ma non posso dirvi di più....
Poi si ritorna al presente, il tempo che passa che modifica il loro vivere, Abby si ammala la testa a volte le fà brutti scherzi "a volte il mio cervello salta" e Red diventato sordo, con qualche problema cardiaco. Così i figli si chiedono se saranno ancora in grado di vivere soli? Si ritrovano così a dover decidere del futuro dei genitori e a riunirsi nella casa di famiglia. Nello stare insieme, però, riaffiorano gelosie e interrogativi.
Fin dal principio, ci appare una famiglia unita, ma leggendo il romanzo mi sono posta una domanda: Quanto si finge che tutto sia a posto?
L'apparizione di una rocchetta di filo blu solo nelle ultime pagine del libro, a dare un senso non soltanto al titolo...
Una storia narrata con delicatezza, sempre in bilico tra dramma e commedia, proprio come nella vita vera.
Voto: 5 su 5
Nessun commento:
Posta un commento