giovedì 30 novembre 2017

"DOMANI E' DOMENICA" di Sandrine Fabbri



p.p       192
ed:       Keller
prezzo: 12,75


TRAMA:

Una scatola di fotografie, il sapore di una pastina ai lamponi, una cartella clinica, qualche testimonianza strappata a fatica a un parentado riluttante. Sulla base di pochi indizi sparpagliati la voce narrante di Domani è domenica tenta di ricostruire i frammenti di una storia di famiglia sbriciolata da anni di menzogne e silenzi e offre, al contempo, uno scorcio di storia europea quasi dimenticata: l'Istria italianizzata, il destino degli sloveni, la guerra dei Balcani.
In un Ginevra tra gli anni Sessanta e Settanta, quando tutto sembra pronto per le vacanze di famiglia, una giovane madre si toglie la vita. La figlia, all'epoca bambina, cercherà poi di comprendere il dramma dando voce alle storie dei due genitori che ben presto si fanno anche ritratto di un'epoca e dell'Europa. Da un lato una donna bellissima, elegante, bohémienne,   che inspiegabilmente rinuncia alla propria indipendenza per un matrimonio sbagliato. Dall'altro lato invece un padre, immigrato sloveno, fuggito dalla Jugoslavia di Tito che nella sua storia i traumi di una nazione intera.



"Entrambi restiamo zitti per ore, per giornate.
Per settimane, a volte.
La guerra del silenzio. Un silenzio nutrito di dolore e di odio.
Ci incrociamo. In silenzio.
Mangiamo. In silenzio.
La nostra vita comune è un faccia a faccia di silenzio.
Abitiamo nel vuoto del non detto."



COMMENTO PERSONALE:


Da questo breve romanzo sono rimasta impressionata dalla voce narrante dell'autrice, che non riesce ad essere distaccata da quello che le è successo, nelle prime pagine è un  lungo flusso di brevi frasi, dove la punteggiatura è esagerata, come a voler imprimere al lettore una storia che non si dimentica.
E' Sandrine, bambina di undici anni quella che la scrittrice adulta riguarda in quel sabato indimenticabile, rivolge alla madre i suoi pensieri come a voler scacciare le sue paure. 
Rimasta sola con il padre, sloveno di nascita, si trasferisce in Italia, assumendo una nuova identità, per fuggire dalla dittatura di Tito, Sandrine cerca conforto dal genitore, ma è circondata dal silenzio che lei stessa produce dando voce solo ad urla interiori, ed in silenzio scompaiono anche le tracce della madre.
Grazie al ritrovamento di questa scatola con fotografie e lettere, sveleranno il prima e il dopo il matrimonio, foto felici, lettere d'amore e di libertà mai spedite e soprattutto resoconti di una malattia mai curata, solo attraverso questa lettura Sandrine conoscerà la madre e il padre prima della sua nascita.
Una lettura che ci fà riflettere sul nostro dolore, del rapporto tra genitori e figli, sulla solitudine e soprattutto, secondo me, sull'importanza del perdono.


Voto: 4 su 5


mercoledì 22 novembre 2017

"LA VEDOVA" di Fiona Barton














p.p:      372
ed:       Einaudi
prezzo: 18,50


TRAMA: 


Lo hanno visto tutti, il mostro, sbattuto in tv e sulle prime pagine dei giornali. Era accusato di un crimine raccapricciante, ma adesso che è morto, la verità finirà sepolta con lui. A meno che Jean, la vedova, la moglie dovota che gli è sempre stata a fianco in tribunale, non si decida a parlare.
A meno che Jean alla fine non decida di raccontare la sua storia.



"Glen è morto, sapete? Tre settimane fà.
 Investito da un autobus appena fuori dal supermercato. 
Un minuto prima era lì a stressarmi perché non avevo comprato i cereali giusti,
e poi bum, lungo e disteso sull'asfalto. 
Trauma cranico, hanno detto. 
Io stavo lì impalata, lo guardavo e basta."


COMMENTO PERSONALE:


Jane ha sposato giovanissima Glen Taylon, un uomo premuroso che ha voluto provvedere a lei in tutto; in apparenza un matrimonio perfetto, ma sin dalle prime pagine la protagonista racconta un'altra storia.
Glen è accusato della scomparsa della piccola Belle, svanita nel nulla mentre giocava in giardino, è l'inizio di una caccia all'uomo che si arena davanti alla villetta dei coniugi Taylor. La polizia ritiene Glen colpevole ma non riesce a trovare prove che possano dimostrarlo.
La narrazione copre un lasso di tempo di quattro anni in cui si alternano personaggi e visioni della stessa storia.
Jean vive in funzione del marito, lo considera il suo principe azzurro ed è disposta a difenderlo ad ogni costo.
La morte di Glen, però, segna la rinascita della donna, per anni succube del marito, si sentirà libera di far finalmente sentire la sua voce, grazie a Kate una giornalista locale.
Infine la verità vedrà  la luce e sarà un momento molto intenso.
Personalmente questo romanzo l'ho trovato leggermente lungo, soprattutto come nel mio caso non letto ma ascoltato.


Voto: 3 su 5

lunedì 13 novembre 2017

" NINNA NANNA" di Leila Slimani














p.p.      204
ed:       Rizzoli
prezzo: 15,30


TRAMA:

Quando arriva il secondo figlio, Myriam decide di riprendere a lavorare. E' una scelta sofferta, ragionata, discussa a lungo con Paul, il marito, eppure imprescindibile, e appena si presenta l'occasione la neomamma la afferra con tenacia e torna alla sua professione di avvocato. Adesso però serve una tata per Mila e Adam. Sarà una selezione severa, nessuno affida si buon grado i propri figli a una sconosciuta. Poi un giorno nell'appartamento dei Messé entra Louise: luminiosa, solare, dolce, e i bambini, soprattutto Mila, sembrano sceglierla prima dei genitori. E' l'incastro perfetto dell'ultima tessera di un puzzle. La donna guadagna l'affetto incondizionato dei piccoli e la  gratitudine di Myriam e Paul, tra-sforma la casa in un incanto, li vizia anticipando ogni loro necessità. Finché questo rapporto di dipendenza, come tutte le dipendenze, non si incrina, mostrandosi eccessivo, non si rivela sbagliato e infine deraglia rovinosamente. Attraverso la descrizione chirurgica, certosina, della giovane coppia e della figura intrigante e misteriosa della tata, Ninna nanna, acclamato Premio Goucourt 2016, affonda lo sguardo nelle nostre concezioni dell'amore, dell'educazione, dei rapporti di forza che si celano dietro il denaro, parlandoci di pregiudizi culturali e di classe e del tempo in cui viviamo. E con uno stile esemplare, segnato da spasmi di tenebrosa poesia, ci mette di fronte ad alcune delle più recondite paure di ogni genitore, di ogni donna e di ogni uomo.



"La guardi e non la vedi. 
E' una presenza intima ma mai troppo.
La mattina arriva sempre prima, e la sera se ne va sempre più tardi."



COMMENTO PERSONALE:


In una Parigi frenetica, una coppia come tante si trova di fronte al pressante problema della propria realizzazione personale.
Entrambi hanno lavori che li assorbono completamente e che li tengono lontani da casa per molte ore, come fare se non assumere una baby sitter, ritornando dopo una lunga giornata di lavoro, trovano la casa in perfetto ordine, la cena calda pronta da servire, i bambini sono già lavati e pronti per andare a letto, sembra un sogno..
Louise instancabile, operosa e  sempre sorridente, avrebbe convinto chiunque..
Il delitto è esposto all'inizio, il colpevole è chiaro da subito, quello che non si riesce a capire è il movente (e forse non lo capiremo nemmeno alla fine).
Ma attenzione questo non è ne un romanzo giallo o thriller, è un romanzo di quelli che scavano dentro i personaggi, tanto che ti sembra proprio di vederli, l'autrice ha la capacità di farlo con le parole, lasciando a te il compito più difficile: quello di trovare il difetto, l'anomalia che ha fatto inceppare tutto, che ha portato a questa tragica distruzione.
Il rapporto che Louise instaura con i bambini è morboso e forse un po' eccessivo.
Sapendo fin dall'inizio cosa è successo ci affanniamo a girare pagina dopo pagina, cercando di dare una spiegazione al terribile gesto.
"Delirio melanconico" l'hanno definito nel caso di Lousie, forse un eccesso di amore, forse paura di perdere quello che non si ha, o forse semplicemente follia...
"Ninna nanna" certamente non è un libro da regalare, fa' troppo male, ma volenti o nolenti è un grande romanzo che merita il successo che ha avuto.



Voto: 5 su 5