giovedì 21 giugno 2018

"UNA STORIA NERA" di Antonella Lattanzi






p.p.      252
ed:       Mondadori
prezzo: 18,00



TRAMA:

Roma, 7 agosto 2012. Il giorno dopo la festa di compleanno della figlia minore, Vito Semeraro scompare nel nulla. Vito si è separato da qualche tempo dalla moglie Carla. Ma la piccola Mara il giorno del suo terzo compleanno si sveglia chiedendo del papà. Carla, per farla felice, lo invita a cena. In realtà, anche lei in fondo ha voglia di rivedere Vito. Sono stati insieme per tutta la vita, da quando lei era una bambina, sono stati l'uno per l'altra il grande amore, l'unico, lo saranno per sempre. Vito però era anche un marito geloso, violento, capace di picchiarla per un sorriso al tabaccaio, per un vestito troppo corto. "Può mai davvero finire un amore così? anche così tremendo, anche così triste." A due anni dal divorzio, la famiglia per una sera è di nuovo unita: Vito, Carla, Mara e i due figli più grandi, Nicola e Rosa. I regali, la torta, lo spumante: la festa va sorprendentemente liscia. Ma, nelle ore successive, di Vito si perdono le tracce. Carla e i ragazzi lo cercano disperatamente; e non sono gli unici, perchè Vito da anni ha un'altra donna e un'altra quasi figlia, una famiglia clandestina che da sempre relega in secondo piano. ma ha anche dei colleghi che lo stimano e, soprattutto, una sorella e un padre potenti, giù a Massafra, in Puglia, i cui amici si mobilitano per scoprire la verità a modo loro. Sarà però la polizia a trovarla, una verità. E alla giustizia verrà affidato il compito di accertarla. ma in questi casi può davvero esistere una sola, chiara, univoca verità?



"Ma la grande, la tremenda verità è questa:
soffrire non serve a niente."

Cesare Pavese
Il mestiere di vivere


COMMENTO PERSONALE:

Il secondo appuntamento con il BookLoverClub è stato con questo romanzo tutto italiano. Una storia di violenza, proprio nera, letta giusto nei giorni della festa della donna, direi attualissima purtroppo, Antonella Lattanzi è riuscita a trascinarmi all'interno di scenari familiari con una narrazione cinematografica.    
(infatti si parla forse di fiction a puntate).
Dalla discussione di gruppo è emerso che l'autrice ha volutamente creato personaggi con la doppia faccia: sia vittime che carnefici.
Un amore malato quello di un uomo, padrone persino dei pensieri di sua moglie, quella stessa donna che dopo anni di umiliazioni e botte, ha deciso di lasciarlo.
Si riuniscono con i tre figli per il compleanno della più piccola e dopo la festa, del padre si perdono le tracce; fino al ritrovamento del cadavere si ripercorrono i passi di tutti i protagonisti, questo amore che tutti provano per Vito quel padre che mai ha toccato i figli ma che ha sfogato tutta la sua rabbia sulla moglie, che ora lo piange...
Fino a dove può arrivare l'amore? 



Voto: 3,5 su 5