p.p. 129
ed: Minimun Fax
prezzo: 15,00
TRAMA:
Ogni giovedì Caterina va a trovare Aurelio, il suo ragazzo, nel carcere di Rebibbia. Sono entrambi figli dell'estrema periferia romana, e in passato hanno provato a costruire un sogno insieme: gestire un night club. Ma le cose sono andate diversamente dai loro progetti e Caterina, ex ballerina di danza classica, si è ritrovata a lavorare come spogliarellista proprio nel locale di Aurelio. Adesso lui è in prigione, ed è convinto che lo abbiano incastrato. Come reagirebbe se sapesse che, una volta uscita di lì, la sua ragazza si infila tra le lenzuola del poliziotto che lo ha arrestato? Un romanzo duro, pieno di colpi di scena, ambientato in una Roma molto più vasta e sconosciuta di ciò che si potrebbe immaginare. Claudia Durastanti scatta una fotografia vivida e accorata della periferia urbana, il vero luogo dove in questi anni nascono le storie, e soprattutto racconta chi, nonostante le delusioni e i sogni infranti, continua a vivere e ad amare.
Caterina vive in
"una fossa di mattoni e sabbie mobili fortificata dall'abitudine
e dal futuro che non arriva."
COMMENTO PERSONALE:
Rebibbia ha "l'odore del ferro scrostato dei cancelli e del dopobarba dei funzionari seduti sotto i calendari con i pastori tedeschi".
Caterina ogni giovedì dalle due alle tre del pomeriggio, va' a trovare il suo ragazzo finito in prigione perché coinvolto in un'indagine volta a stanare giri di droga e prostituzione in alcuni quartieri della capitale. Il night club gestito da Aurelio e dal suo socio chiude i battenti e lei lì faceva la ballerina, poi la spogliarellista e infine la truccatrice, così perde tutto lavoro e compagno.
Caterina vive con la madre in un appartamento alla periferia est di Roma.
Delle indagini, sulle presunte attività illecite di Aurelio se ne occupa un poliziotto che inizia una relazione clandestina con Caterina provocando così in lei inquietudine e sofferenza. Il nuovo lavoro in un hotel non le piace proprio e pensa con rimpianto ai vecchi tempi quando poteva ballare, anche se in un attacco d'ira di Aurelio le frattura l'anca e così finisce la sua carriera.
Caterina e la sua ingenuità il suo modo quasi trasognate di guardare la vita e la sua malinconia verso il passato non la fanno però sembrare una perdente, lei che impara a difendersi e continua a sperare.
Voto: 3,5 su 5
Nessun commento:
Posta un commento