p.p 181
ed: Adelphi
prezzo: 10,00
TRAMA:
Dopo quarantun anni, due uomini,che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi del Carpazi. Uno ha passato quei decenni in Estremo Oriente, l'altro non si è mosso dalla sua proprietà. Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null'altro contava per loro. Perché? Perché condividono un segreto che possiede una forza singolare: "una forza che brucia il tessuto della vita come una radiazione maligna, ma al tempo stesso dà calore alla vita e la mantiene in tensione". Tutto converge verso un "duello senza spade" ma ben più crudele. Tra loro, nell'ombra il fantasma di una donna.
"A quanto pare si sopporta tutto quando la vita
ha un senso e uno scopo."
COMMENTO PERSONALE:
Le braci di Sandor Marai racconta la storia di due uomini, talmente opposti, talmente diversi tra loro. C'è il generale, uomo ricco e fedele alle regole che gli sono state imposte a casa e nell'esercito e poi c'è Konrad figlio di un barone decaduto e povero, amante dell'arte e della musica.
La loro amicizia sembra forte ma all'inizio del libro li ritroviamo uno nell'attesa dell'altro, dopo quarant'anni di lontananza e di silenzi.
Sarà Henrik (il generale) a ricostruire gli avvenimenti, con un lungo monologo spiegherà cos'ha provocato il loro distacco e perché dopo tanti anni si ritrovano, cercherà di fare chiarezza anche sulla figura di una donna oramai scomparsa a cui entrambi erano legati.
Lo scenario sarà un castello nei Carpazi, da dove il generale, oramai a riposo non si è mai allontanato.
Una riflessione sul titolo azzeccatissimo, un fuoco brucia poche ore, poi si spegne.
Le fiamme si trasformano in braci e lentamente si raffreddano e diventano cenere, che il vento disperde.
Le braci conservano il calore delle fiamme, la loro forza, senza più essere fuoco.
Voto: 4,5 su 5
Ciao Elena. Non conosco il libro ma sembra davvero interessante, la tua recensione mi ha convinta ad aggiungerlo in wishlist!
RispondiElimina