p.p: 372
ed: Einaudi
prezzo: 18,50
TRAMA:
Lo hanno visto tutti, il mostro, sbattuto in tv e sulle prime pagine dei giornali. Era accusato di un crimine raccapricciante, ma adesso che è morto, la verità finirà sepolta con lui. A meno che Jean, la vedova, la moglie dovota che gli è sempre stata a fianco in tribunale, non si decida a parlare.
A meno che Jean alla fine non decida di raccontare la sua storia.
"Glen è morto, sapete? Tre settimane fà.
Investito da un autobus appena fuori dal supermercato.
Un minuto prima era lì a stressarmi perché non avevo comprato i cereali giusti,
e poi bum, lungo e disteso sull'asfalto.
Trauma cranico, hanno detto.
Io stavo lì impalata, lo guardavo e basta."
Jane ha sposato giovanissima Glen Taylon, un uomo premuroso che ha voluto provvedere a lei in tutto; in apparenza un matrimonio perfetto, ma sin dalle prime pagine la protagonista racconta un'altra storia.
Glen è accusato della scomparsa della piccola Belle, svanita nel nulla mentre giocava in giardino, è l'inizio di una caccia all'uomo che si arena davanti alla villetta dei coniugi Taylor. La polizia ritiene Glen colpevole ma non riesce a trovare prove che possano dimostrarlo.
La narrazione copre un lasso di tempo di quattro anni in cui si alternano personaggi e visioni della stessa storia.
Jean vive in funzione del marito, lo considera il suo principe azzurro ed è disposta a difenderlo ad ogni costo.
La morte di Glen, però, segna la rinascita della donna, per anni succube del marito, si sentirà libera di far finalmente sentire la sua voce, grazie a Kate una giornalista locale.
Infine la verità vedrà la luce e sarà un momento molto intenso.
Personalmente questo romanzo l'ho trovato leggermente lungo, soprattutto come nel mio caso non letto ma ascoltato.
Voto: 3 su 5
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